Un volume che non può mancare agli appassionati Alfa Romeo, frutto di dieci anni di ricerca, che racconta, attraverso straordinarie immagini in bianco e nero l’avventurosa storia della Casa milanese in Argentina.
L’Autodelta, società legata indissolubilmente al nome del geniale ingegnere toscano Carlo Chiti e che dal 1963 al 1984 ha contribuito ad affermare l’ immagine sportiva e vincente dell’ Alfa Romeo, fu una realtà di grande importanza tecnologica e umana. La scuderia con i suoi successi sportivi internazionali, diede inoltre lustro al nome del Friuli e di Udine nel mondo, ma quando raggiunse l’apice della sua gloria, appunto come una meteora, si dissolse e i suoi frammenti furono riassorbiti dall’universo mondo dell’auto da cui era stata generata. Nel quarantesimo anniversario della nascita della Scuderia l’autore traccia con aneddoti, ricordi, ritratti di personaggi noti e meno noti i primi quarant’anni di vita di un’azienda così amata che, come una meteora è apparsa e scomparsa nel mondo dell’automobilismo mondiale.
Nata a metà degli anni Sessanta, l’Alfa Romeo Giulia GT raccolse con successo l’importante eredità della Giulietta Sprint. Fin dalla sua presentazione, i vertici della Casa di Arese pensarono anche ad una versione adatta per le corse, che potesse rinverdire i gloriosi fasti del passato.Nacque così la GTA (dove A stava per "Alleggerita"), un’automobile che si trasformò subito nella vettura da battere, capace di dettare legge in tutti i circuiti del mondo e di vincere, in veste ufficiale o privata, tutto quanto c’era da vincere sino alla metà degli anni Settanta.Quell’affascinante e irripetibile storia è raccontata da Maurizio Tabucchi, fra i massimi conoscitori delle vicende del Biscione che, attraverso un testo puntuale e rigoroso, ricostruisce la storia tecnica e sportiva di quell’indimenticabile Alfa Romeo. A corredo del volume sono preziose e inedite immagini d’archivio.
La prima monoposto costruita dall’Alfa Romeo nel 1931 venne denominata “Tipo A” perché diede inizio alla serie dei modelli monoposto che seppero affermarsi nel mondo delle corse in Europa. Il volume ne racconta la storia tecnica e sportiva, descrivendo e illustrando i singoli gruppi come i motori, le frizioni, i comandi a pedale e freno a mano, ruote e pneumatici… In appendice le fasi di ricostruzione della Tipo A che si trova nel museo di Arese.
Nata a metà degli anni Sessanta, l’Alfa Romeo Giulia GT raccolse con successo l’importante eredità della Giulietta Sprint. Fin dalla sua presentazione, i vertici della Casa di Arese pensarono anche ad una versione adatta per le corse, che potesse rinverdire i gloriosi fasti del passato.Nacque così la GTA (dove A stava per Alleggerita), un’automobile che si trasformò subito nella vettura da battere, capace di dettare legge in tutti i circuiti del mondo e di vincere, in veste ufficiale o privata, tutto quanto c’era da vincere sino alla metà degli anni Settanta.Quell’affascinante e irripetibile storia è raccontata da Maurizio Tabucchi, fra i massimi conoscitori delle vicende del Biscione che, attraverso un testo puntuale e rigoroso, ricostruisce la storia tecnica e sportiva di quell’indimenticabile Alfa Romeo. A corredo del volume sono preziose e inedite immagini d’archivio.
Indimenticabili vittorie o brucianti rimpianti? Pur controversa, quella dell’Autodelta è stata un’epoca leggendaria, un capitolo che ha segnato profondamente l’Alfa Romeo ed il mondo delle corse. Nasce che è poco più di una piccola officina per l’assemblaggio delle Giulia TZ poi, grazie alla carismatica energia di Carlo Chiti – padre di tante vetture e ispiratore di un numero ancora maggiore di aneddoti – saprà diventare reparto corse “ufficiale” del Biscione: la mitica GTA, le 33, i rally e le versioni “Turbodelta”. Fino alla Formula 1. Una minuziosa ricerca storica e centinaia di fotografie raccontano questa storia, fatta di due Mondiali e una serie infinita di vittorie in tutte le categorie. Ma anche qualche occasione perduta.
Un romanzo tra le colline toscane con coprotagonista una collezione di splendide
auto d´epoca: Ermini, Jaguar, Ferrari, Mercedes, Rolls, Lancia,
Osca, ecc. che lasciano la sonnacchiosa penombra di un museo per
tornare a rombare nelle strade che furono della Mille Miglia.
Pasquale Ermini, da tutti chiamato Pasquino, è stato una meteora nel panorama motoristico italiano degli anni `40 e `50 ed ancora oggi la sua storia è poco conosciuta. Dopo un apprendistato come meccanico nella Scuderia Materassi e come pilota, nel dopoguerra Ermini iniziò a produrre vetture da competizione col proprio nome che divennero ambitissime, per le loro prestazioni, tra i piloti dell´epoca che, sulle Ermini, potevano rivaleggiare con i bolidi Alfa Romeo, Maserati e OSCA oltre che con quelli della stessa Ferrari, anch´essa all´inizio della sua storia. Se oggi a Firenze non esiste una realtà automobilistica come quella di Maranello è probabilmente dovuto al carattere di Pasquino Ermini che, a differenza del Drake, si mantenne fedele alla sua vocazione di artigiano. Infatti, la sua officina rimase sempre un "atelier" di bella meccanica da cui uscirono, in totale, circa una ventina di automobili, una diversa dall´altra secondo le richieste dei piloti che le commissionarono.
Profici storici e tecnologici insieme ad una selezione delle più belle foto di James Mann per celebrare le più straordinarie macchine da corsa, quali l’Alfa Romeo 158, Lotus 49B, Tyrrell 003, Ferrari F1 2000, Lancia D50 ecc.
Durante gli anni 50, quando il nome Abarth stava prendendo piede, una delle più riuscite collaborazioni, quella con la Fiat, la portò al massimo successo. Il volume racconta la fortunata unione tra le due marche e ne illustra i modelli.
Analisi fotografica dei modelli citati nel titolo, attraverso una raccolta di documenti ed immagini d’archivio. Ed inoltre: la 207-A Spider Corsa, la 209-A, i record su strada e la fotostoria di Carlo Abarth.
La personalita’ forte, l’intuito straordinario e l’eccezionale impegno di Carlo Abarth emergono imperiosi attraverso le pagine di questo libro biografico. Abarth divenne una delle firme più celebri del settore, le sue piccole auto si affermarono ovunque in circuito, su strada, nelle cronoscalate. In questa cronaca sportiva palpitante e ritmata, il libro inserisce le schede tecniche, i figurini dei vari progetti e i controversi aspetti umani che hanno contraddistinto il lavoro di Carlo Abarth. Un corredo eccezionale di fotografie e disegni, in gran parte inediti, integra il testo assieme a una rigorosa elencazione di oltre un decennio di vittorie ai quattro angoli del mondo.
Edizione speciale in tiratura limitata di 25 copie in italiano e 25 copie in inglese, numerate e con finiture in pelle. La personalità forte, l’intuito straordinario e l’eccezionale impegno di Carlo Abarth emergono imperiosi attraverso le pagine di questo libro biografico. Abarth divenne una delle firme più celebri del settore, le sue piccole auto si affermarono ovunque in circuito, su strada, nelle cronoscalate. In questa cronaca sportiva palpitante e ritmata, il libro inserisce le schede tecniche, i figurini dei vari progetti e i controversi aspetti umani che hanno contraddistinto il lavoro di Carlo Abarth. Un corredo eccezionale di fotografie e disegni, in gran parte inediti, integra il testo assieme a una rigorosa elencazione di oltre un decennio di vittorie ai quattro angoli del mondo.
Opera assolutamente unica nella letteratura motoristica internazione, ricostruisce in forma completa e riccamente illustrata l’affascinante mondo delle biposto nazionali da corsa. Dalla A di Abarth alla V di Vico, in ordine alfabetico tutte le Sport e Prototipo di costruzione italiana e con motore posteriore prodotte dal 1958 al 1977.
La storia sportive e I successi del modello rally dell'Abarth 131 negli anni settanta e ottanta. Innumerevoli le foto, i dettagli tecnici, i fatti, i personaggi, i risultati delle gare.
Ci sono nomi che da soli esprimono concetti, stili di vita e modi di essere meglio di qualsiasi spiegazione. Abarth è uno di questi, e non è solo una convinzione condivisa da scrittori esperti o giornalisti specializzati. Nel caso del marchio Abarth, percepito dagli appassionati come sinonimo di prestazioni, sprint, agilità ed emozioni, la conferma è arrivata dalla ricerca condotta su larga scala dal Gruppo Fiat prima di decidere il rilancio, in grande stile, del marchio dello Scorpione. In una situazione così favorevole, con le nuove Abarth che tornano sulle strade ben decise a “pungere”, non poteva mancare questo libro che si propone di ricostruire le tappe che hanno portato alla nascita di un mito. La trattazione, suddivisa modello per modello, si basa su descrizioni semplici ed efficaci, supportate da immagini d’epoca in bianco e nero e a colori. Viene così ricostruito il filo conduttore che ha animato Carlo Abarth e lo ha portato a realizzare qualcosa di unico nel mondo dell’auto, a prezzo di sacrifici, insuccessi e delusioni, come le numerose “fuoriserie” dei primi anni di attività. Una storia di automobili capaci di scatenare grandi passioni.