Oggi, forse, soltanto pochi cultori della storia dell’automobile sanno che cosa sia stata la Cisitalia. Un marchio quasi “a conduzione familiare” che, nell’immediato Dopoguerra, grazie all’estro e al coraggio di Piero Dusio, ricco industriale piemontese, seppe dar vita ad un capolavoro di automobile come la 202 coupé carrozzata da Pinin Farina - vettura che è anche stata esposta al Museo d’arte moderna di New York. Non solo, ma da quella piccola realtà industriale nacque anche una monoposto da corsa, costruita “in serie”, l’agile e veloce D46, così come la Grand Prix, progettata nientemeno che da quel genio di Ferdinand Porsche. Il volume a firma di Nino Balestra, già autore di altri libri dedicati alla Cisitalia, è l’occasione per ripercorrere l’intera produzione del Marchio, dal 1946 alla metà degli anni Sessanta. Preziose immagini d’archivio, alcune inedite, completano l’opera che si chiude con il meticoloso lavoro di restauro condotto su una 202 Cabriolet riportata all’antico splendore.
Edizione limitata di 500 copie.
Una storia unica, irripetibile e leggendaria. Modello dopo modello e corsa dopo corsa, la storia agonistica del Marchio dal 1946 al 1958.
La testimonianza dell’amore di Giorgio Marzolla, stimato collezionista, per una vettura progettata alla fine della seconda guerra mondiale da Dante Giacosa, uno dei migliori ingegneri italiani, fortunosamente rinvenuta in Argentina dopo cinquant’anni di oblio. L’autore racconta con passione le affascinanti vicente del suo ritrovamento, del ritorno in patria e, soprattutto, del lungo e minuzioso lavoro di ricostruzione felicemente terminato, documentato da preziose immagini.
Oggi, forse, soltanto pochi cultori della storia dell’automobile sanno che cosa sia stata la Cisitalia. Un marchio quasi “a conduzione familiare” che, nell’immediato Dopoguerra, grazie all’estro e al coraggio di Piero Dusio, ricco industriale piemontese, seppe dar vita ad un capolavoro di automobile come la 202 coupé carrozzata da Pinin Farina - vettura che è anche stata esposta al Museo d’arte moderna di New York. Non solo, ma da quella piccola realtà industriale nacque anche una monoposto da corsa, costruita “in serie”, l’agile e veloce D46, così come la Grand Prix, progettata nientemeno che da quel genio di Ferdinand Porsche. Il volume a firma di Nino Balestra, già autore di altri libri dedicati alla Cisitalia, è l’occasione per ripercorrere l’intera produzione del Marchio, dal 1946 alla metà degli anni Sessanta. Preziose immagini d’archivio, alcune inedite, completano l’opera che si chiude con il meticoloso lavoro di restauro condotto su una 202 Cabriolet riportata all’antico splendore.
Chi ha progettato realmente la Cisitalia-Abarth 204, la vettura con cui Nuvolari ha ottenuto l’ultimo successo della sua straordinaria carriera? Perché è stata costruita in soli 8 esemplari? In questo libro sono racchiuse le risposte a questi e a molti altri interrogativi, con immagini e documenti mai pubblicati finora.
Infine, per celebrare i 100 anni dalla nascita dell’ingegner Giovanni Savonuzzi, il “padre” della Cisitalia 202 e di molti altri modelli famosi, fra i quali il prototipo da esposizione Gilda, un capitolo è dedicato a questo grande progettista e designer, troppo presto dimenticato.